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Degussa-Medavox

Foto dello stabilimento Degussa-Medavox

Un insediamento produttivo con un investimento di 25 milioni di euro, di cui sette erogati a fondo perduto dallo Stato, a Bussi sul Tirino. Il Progetto è della società chimica tedesca DEGUSSA MEDAVOX e sulla richiesta la Giunta Reginale ha espresso parere favorevole. La holding d'oltralpe ha presentato un piano finalizzato a completare, ampliare e innovare le strutture produttive esistenti sul sito, come quelle riguardanti il ciclo produttivo dell'acqua ossigenata e del percarbonato, e di tutte le infrastrutture di supporto a queste specifiche attività, nonché quelle relative di servizio e la loro messa in sicurezza. La notizia è stata diffusa dall'Assessore regionale alle attività produttive Valentina Bianchi

"L'intervento rivitalizzerà il Polo Chimico di Bussi" ha detto l'assessore. "la Degussa ha dichiarato l'interesse a utilizzare indotto locale per gli interventi di ampliamento e di ammodernamento, con un evidente beneficio economico per l'intera comunità, annunciando anche un rafforzamento degli attuali livelli occupazionali". La concretizzazione del progetto potrebbe rappresentare un primo passo verso la compensazione della perdita di circa 200 unità lavorative annunciate dalla Solvay entro il 2007, legata ala dismissione delle linee produttive cloro dello stabilimento di Bussi Officine della multinazionale belga, impegnata ad applicare un piano di riconversione di alcuni processi produttivi per cercare di reimpiegare, seppur limitatamente, le maestranze.

Il progetto della Degussa Medavox prevede innovazioni di processo e di prodotto: in quest'ultimo caso si otterranno specialità richieste dal mercato. Inoltre, allo scopo di perseguire l'indipendenza energetica rispetto ad altre realtà aziendali presenti sul sito, la Degussa prevede la pianificazione di un impianto di cogenerazione, da cui attingere sia corrente elettrica che vettore termico, necessari all'attività produttiva. In qualche modo si ricalcano le scelte in atto con la generazione energetica attraverso la centrale turbogas. Il progetto, che sarà parte integrante di succesive intese tra Regione Abruzzo, Ministero per lo Sviluppo Economico, Impresa e Sviluppo Italia, deriva dal cosidetto "Contratto di Localizzazione", rivolto a medie e grandi imprese estere o italiane, controllate da investitori esteri , o dai imprenditori italiani che abbiano delocalizzato all'estero e che intendano reinvestire in Italia.

L'Abruzzo, con Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, è considerato tra i territori ammissibili per questo tipo di operazione economica. "la nostra regione", ha aggiunto Bianchi, "è fra le prime ad adottare il Contratto di Localizzazione", che garantisce la disponibilità di infrastrutture ed aree industriali, il rispetto dei tempi di insediamento dell'impresa, il sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e formazione, erogazione di incentivi anche a fondo perduto. I progetti devono in ogni caso presentare requisiti di cantierabilità, merito creditizio e soprattutto contenuti di innovazione produttiva".

Fonte: Il Centro del 10 gennaio 2007; articolo di Walter Teti.